Cos’è l’HHC?

HHC è l’acronimo di esaidrocannabinolo, un cannabinoide presente in piccolissime concentrazioni sull’involucro dei semi e nel polline di canapa. Negli ultimi tempi sentiamo sempre più spesso parlare di HHC, soprattutto da operatori di settore con poca etica e serietà. I prodotti ad alto contenuti di HHC, che circolano nel mercato europeo, sono preparati con esaidrocannabinolo non di origine naturale ma ottenuto attraverso un processo di sintesi in laboratorio.

E’ legale l’HHC?

L’HHC è totalmente illegale in quanto avendo proprietà psicotrope, simili a quelle del THC, rientra nel DPR.309/90 che all’art.14 cita testualmente:

le sostanze ottenute per sintesi o semisintesi che siano riconducibili per struttura chimica o per effetto farmaco-tossicologico al tetraidrocannabinolo

Molte aziende italiane ed europee, che commercializzano illecitamente questa tipologia di prodotti, approfittano dell’assenza dello specifico cannabinoide nella tabella degli stupefacenti e alla non rintracciabilità della sostanza negli attuali metodi di analisi tossicologiche. Questo non rende il prodotto legale, anzi espone a chi produce e commercializza questa sostanza a una pena detentiva dai 6 ai 20 anni.

Oltre a non essere legale, l’HHC risulta un prodotto non sicuro, in quanto le aziende che producono questo genere di sostanze utilizzano metodi di estrazione e raffinazione rudimentali.

Le aziende serie ed affidabili non commercializzano HHC

E’ bene ricordare a tutti gli operatori di settore che la canapa è uno dei più grandi doni della natura, bisogna trattarla con moralità ed etica, commercializzare prodotti di sintesi che potrebbero apportare danni al consumatore non rende onore alla pianta ed è una mancanza di rispetto nei confronti delle aziende serie ed oneste che si impegnano a rispettare tutte le leggi e normative vigenti anche a discapito dei ricavi.